sabato 10 ottobre 2015

L'appetito vien mangiando...



Vista l'ora, vi lascio un assaggio di INVENTAMI... 

buon divertimento ;) 







«Avevo preparato una sorpresa, ma devo dire che neanche la tua scherza» si avvicina e mi accarezza il sedere.
«Che sorpresa?» chiedo io.
«Un gioco bambolina» mi risponde.
«C’è una cosa che vorrei che tu indossassi stasera» piega la testa.
«Puoi farlo per me?» chiede.
«Sì, ok» mi avvio in camera, cavolo mi ero preparata così bene!
Sul letto trovo solo un paio di tacchi e basta! Provo a guardarmi intorno per vedere se trovo qualcosa, ma niente. Oh cavolo vuole che stia solo con le scarpe! La mia intimità fa un sussulto.
Mi spoglio e indosso le scarpe preparate da lui, sono fottutamente alte ma di una bellezza unica. Decolté nere e tutto il tacco è ricoperto da strass. Rimetto i capelli di lato e vado da lui. I suoi occhi s’infiammano. Io vado a fuoco per l’eccitamento e per la vergogna!
«Non diventare rossa, non devi vergognarti di me, sei bellissima» io sorrido. Mi accorgo che la tavola è stracolma di ogni ben di Dio. Soprattutto pesce, frutta e dolci.
In mezzo alla stanza ci sono due sedie, una di fronte all’altra. Il mio cuore e la mia vagina battono forte.
Allunga la mano per farmi sedere su una delle due sedie. Mi lascio trasportare dal suo gioco.
«Hai fame?» mi chiede.
Annuisco.
Afferra un gamberetto, lo immerge in una salsa e si avvicina «Apri la bocca» io eseguo, il sapore è straordinario. Il gamberetto è tiepido mentre la salsa è freddissima, quel contrasto è delizioso. Si alza e ripete la stessa cosa, ma il gamberetto lo mangia lui mettendosi seduto di fronte a me. Ho desiderato di essere quel gamberetto. Si alza ancora, il mio respiro è irregolare, e adesso?
Con le mani afferra un pezzo di aragosta abbastanza grande, spruzza sopra il limone e poi adagia solo una punta nel peperoncino. Si avvicina e si siede.
«Succhialo» mi dice. Apro la bocca, succhio tutto il limone e il peperoncino, la mia bocca va a fuoco. Lo sfila e lo mangia, ora va a fuoco anche il resto del mio corpo.
Quando ingoia, si avvicina e mi bacia «Ci voleva il limone» mi fa l’occhiolino, io sorrido maliziosa.
Si alza di nuovo, mi agito sulla sedia. Afferra una conchiglia enorme, prende una salsa e gliela adagia dentro. Si avvicina a me.
«Prendila solo con la lingua» io eseguo, tutta la salsa mi sporca le labbra, avvicina la sua sedia e mi lecca, chiudo gli occhi, inizio davvero a vacillare.
«Hai sete?» mi chiede.
«Sì grazie» rispondo io. Versa del vino in due calici. Si avvicina ed io allungo la mano, lui si ferma.
«No! Signorina, ci penso io» avvicina il bicchiere ma non tocca le mie labbra, apro la bocca e lui fa cadere il  vino. Un po’ cade sul mio collo, lui provvede subito a ripulire con la sua lingua ed io gemo.
Beve un sorso e poi lo lascia fare anche a me. Si alza di nuovo e prende un piatto, sopra ci sono tutte le verdure.
«Inizio ad avere fame» la sua frase è terribilmente maliziosa. Prende una carota…
«Apri le gambe» io rimango a guardarlo spaventata.
« Fidati di me»
 Io mi fido e apro le gambe come mi ha chiesto. La punta della carota striscia e stuzzica il mio clitoride, io sono già bagnata. Abbasso la testa all’indietro, esasperata ed eccitata dal suo gioco, lo chiamo ansimante.

«Dimmi, vorresti che la mettessi dentro?» mi rendo conto che lo voglio eccome, il mio sì è pieno di desiderio. Lui continua a strisciarmi in silenzio, poi la toglie e la morde, apro la bocca dallo stupore e dal desiderio.

TRATTO DA INVENTAMI ( primo volume della trilogia) 

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