Ecco un'altro piccolo assaggio ;)
Sola in casa mando un messaggio a Edward…
“Ciao… immagino che hai molto lavoro!
Volevo solo farti un saluto
Grace “
“Ciao bambolina, devo dire di si
Sono sicuro che se ci fossi tu sarebbe più divertente
Il lavoro… spero che stasera tu sia libera per me!
Edward “
“Certo….
Grace”
Il suo fastidioso appellativo ha smontato tutto il mio
entusiasmo!
Puntuale alle otto passa a prendermi, entro in macchina.
«Ciao bambolina» mi dice subito.
«Ciao» rispondo io.
La macchina parte per il suo fottuto harem del piacere.
«C’è qualcosa che non va? Sei silenziosa» mi dice appena
entriamo in stanza.
«No figurati» mento.
«Vuoi mangiare?» sorride.
«No!» e scoppio a ridere anch’io.
«Allora vediamo, cosa vuoi fare?» mi chiede lui
malizioso. Io lo guardo senza dire niente, lui si avvicina dolcemente e mi
bacia. Così puntualmente io mi sciolgo a lui in un secondo.
Quando si stacca, mi accarezza i capelli e va in camera,
afferra qualcosa e ritorna da me. Nelle mani ha un foulard nero.
«Ti va di giocare?» io annuisco.
Sistema all'indietro i miei capelli e mi benda. Ora non vedo
più nulla. Prende le mie mani e mi avvina al divano.
«Rimani qui ferma» mi dice.
«Edward non lasciarmi qui sola» gli dico io.
«Stai tranquilla» mi bacia sul collo.
Si allontana ma torna poco dopo. Il suo profumo è
cambiato, mentre cammina mi sembra di sentire lo struscio dei jeans con il
pavimento, quindi credo che sia scalzo. Quando si avvicina, mi bacia ancora.
Sbottona la mia camicetta lentamente, sento le sue dita che
sfiorano la mia pelle, si elettrizza subito. Con entrambe le mani la lascia
scivolare lungo le mie braccia, si abbassa per baciarmi sul seno.
Passa subito dopo al reggiseno, lo sfila e con un dito gioca
con i capezzoli facendoli diventare duri, quel tocco mi fa gemere.
«Ora tocca a te» io mi elettrizzo subito.
Afferra le mie mani mentre rimango bendata. Mi aiuta a
sollevare la sua maglia. Le mie mani cadono sul suo petto. Senza poter vedere
immagino ciò che percepisco con il tatto. Subito dopo tocco la spalla, scendo
piano e i suoi pettorali sono gonfi, sono magnifici. Mi avvicino e lo bacio sul
petto. Il suo profumo brucia nelle mie narici, non mi ero mai accorta del suo
profumo! Scendo ancora e tocco la sua pancia, è piatta, soda. Mi blocca le
mani.
«Ora continuo io» la mia intimità applaude!
Slaccia il bottone dei miei jeans e li abbassa, sfila a
una a una le scarpe e toglie anche il pantalone.
Parte dal mio
ombelico e scende su ogni gambe, lento! È una piacevole tortura.
«Apri le gambe» io eseguo, sono già bagnata!
Quando mi tocca con la sua mano, geme nel sentirmi così.
Io con lui.
Continua a deliziarmi fino a farmi quasi esplodere, ma
sul più bello, si ferma.
Prende le mie mani e le appoggia su i suoi jeans, io
inizio a sbottonare e tiro giù, glieli sfilo, allungo la mano e mi godo il suo
fantastico pene, con l’altra mano gli tocco una gamba, che s’irrigidisce a ogni
movimento. È tutto davvero eccitante.
Ferma le mie mani e mi gira di spalle, sposta i miei
capelli e con un dito passa su tutta la mia schiena, credo di morire. Passa poi
al mio sedere. Si abbassa e lo bacia, lo pizzica e io tremo!
Quando è il mio turno mi avvicino a lui, il mio seno è schiacciato
sul suo petto, le mie mani esplorano la sua schiena, il suo perfetto sedere, la
sua erezione si fa sentire su di me.
TRATTO DA INVENTAMI...
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